Interazione Luce - Materia

Il saggio alla fiamma é un metodo di analisi chimica che permette di riconoscere la presenza di certi metalli in un campione ridotto in polvere sottile. Poichè gli effetti più evidenti si ottengono con i cloruri dei metalli, si bagna con acido cloridrico il filo di platino prima di raccogliere su di esso un po' di polverina.
I cloruri riscaldati dalla fiamma ossidante del becco bunsen evaporano ed emettono una luce colorata a seconda dell'elemento metallico presente nel campione. Così si potranno ottenere fiamme con i seguenti colori : sodio, Na, giallo; bario, Ba, verde limone; potassio, K, rosa-violetto; calcio, Ca, rosso mattone; litio, Li, rosso carminio; stronzio, Sr, rosso scarlatto; rame, Cu, verde-azzurro; cobalto, Co, giallo brillante.

fiamma Na, Sodio  2005-2007 fiamma Li  2005-2007 fiamma Cu

        fiamma Na, Sodio                       fiamma Li, Litio                           fiamma Cu, Rame

L'emissione di luce é dovuta alla "energizzazione" degli elettroni più esterni dell'atomo causata dalla alta temperatura della fiamma, e dal successivo rientro degli elettroni al livello energetico di partenza. Poiché differenti elementi chimici hanno gli elettroni più esterni a differenti livelli energetici, in definitiva i rientri degli elettroni producono radiazioni luminose di lunghezze d'onda differenziate a seconda dell'elemento chimico analizzato.